Seconda gara a domicilio consecutiva, al PalaPanzini di Senigallia contro il Marzocca del presidente Monachesi.

Partita difficilissima, sia per l’elevata caratura degli avversari: Pasquinelli, Vico, Ganzetti, Alessandroni, Quercia, Conti, Piloni e il chief Del Cadia; sia per lo storico agonismo tra le due formazioni, che si sono negli anni affrontate ripetutamente in serie D e C 2, contendendosi la vittoria del campionato ed ora, per la prima volta, opposte nell’olimpo dei campionati nazionali.

Partenza col doppio freno a mano tirato fino all’ultima tacca, nonostante l’approccio impostato dalla guida tecnica, fosse improntato a tenere il ritmo molto alto; introducendo fin dal salto a due il pressing, anche per lo starting five dei locali abbastanza macchinoso, che schierava da numero due Alessandroni e da ala piccola Quercia, con Conti e Del cadia nei ruoli interni.

I pesaresi però non incamerano mentalmente il dictat dispensato e scendono in campo con poca energia, divenendo facile preda degli uomini di coach Nobili.

Del Cadia fa ciò che vuole, mentre Conti e Pasquinelli scavano il break, mandando in archivio il primo quarto sul punteggio di 23 a 15.

Strigliata, divenuta ormai una filastrocca costante, visti gli errori ridondanti dei players, di coach Foglietti e cambio di mentalità da parte dei ragazzi della presidentessa Lorenza.

 

La partita per gli ospiti inizia proprio dal secondo quarto, dove sale in cattedra il capitano Calbini.

Trovare un aggettivo per la prestazione di Paolo è assai arduo.

Ha riportato alla mente una prestazione di Moahmed Abdul Rauf, allora ai Denver Nuggets contro John Stockton e gli Utah Jazz in una gara di regular season NBA nella stagione 1996/97.

Il giornalista definì la prestazione del campione, passato anche fugacemente in Italia tra Udine e Roseto, Immensa.

Immenso è stato anche il capitano, che chiuderà la sua fatica con 12 su 12 da due, 3 su 3 ai liberi, 1 su 2 da tre; per 30 punti finali, con 36 di valutazione complessiva in 40 minuti di utilizzo.

L’aria cambia come una brezza primaverile, grazie anche alla strenua difesa di Cambrini sulla palla e di Filippetti sul lato debole, pronto a chiudere su tutti (Chief compreso), facendo diventare velleità ogni tentativo di segnatura da dentro l’area.

Polveroni, Catalani, Pascucci, Iannetti e Vichi, quest’ultimo autore di 20 punti, danno segnali importanti di presenza; mentre l’unico a rimanere un pesce fuor d’acqua è Kosanovic, fra i

migliori a Umbertide.

Il secondo quarto manda in scena il ribaltone (34 – 40), mentre il terzo fa registrare il consolidamento del pisaurum come padrone del match (45 – 53).

L’ultimo quarto è una cavalcata trionfale, dove gli ospiti trovano anche diversi minuti di basket ad altissimo livello.

Il pisaurum difende, corre in contropiede e va avanti negli schemi a difesa schierata.

I giocatori si cercano e si trovano, aumentando il parziale, che sulla sirena finale, raggiunge le 12 lunghezze sul 65 a 77.